I ruggenti anni 70/80

Posts written by whyoming

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    le prime ford escort ebbero un notevole successo nei rally, nel regno unito è sempre attivo un certo mercato attorno alle auto d'epoca.
    in italia vennero vendute le serie speciali mexico.
    se ve la siete persa ed ora avete un bel pò di soldi da spendere potete comperarla.
    infatti una officina specializzata in galles ha ricominciato ad assemblare le escort mk1 ed mk2, scocche nuove corrispondenti all'originale, possono essere allestite a piacere con i rinforzi e roll bar da rally, motore nuovo in vari step di potenza, sospensioni nuove.

    auto immatricolate esemplare unico secondo le regole uk, prezzo da 85.000£
    https://mst-cars.com/
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    vettura bistrattata, al tempo il marchio alfa romeo era ancora forte nonostante già qualche altro modello bruttino fosse in listino tipo la alfa 90 e la 6.
    la nissan cherry era una vettura onesta e vendette bene in tutto il mondo, lessi da qualche parte che fu tra le prime ad usare acciai ad alta resistenza e zincatura, era ritenuta affidabile rispetto alla concorrenza.
    il problema è che la linea era banalotta ed era simile ai modelli precedenti, quindi sembrava vecchia al tempo. però bisogna dire che era in concorrenza con auto come ritmo o la escort che penso nessuno possa ritenere meraviglie del design industriale, pure dal punto di vista dinamico dubito che la concorrenza di prezzo simile fosse meglio.

    i problemi sulla qualità costruttiva penso siano abbastanza una scusa trovata a posteriori, di certo la alfasud arrivò sul mercato in condizioni ben peggiori eppure riuscì a trovare la sua clientela.
    semplicemente la arna era una vettura che non serviva, nel senso che il cliente del tempo preferiva spendere un pò di più e comprare la 33 che pure era sostanzialmente basata sulla alfasud ed era certamente piacevole da guidare.

    ad esempio anche la alfa romeo mito, che pure a me sembra bruttina quanto la arna, non è che abbia mai fatto i numeri di vendita eccezionali.
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    una volta c'era a milano in corso sempione un ricambista specializzato in pezzi per auto d'epoca.
    altrimenti conviene cercare presso vecchi meccanici e rottamazioni però su vetture particolari è difficile che facciano prezzacci. probabilmente è conveniente rivolgersi direttamente in uk, di solito sono ben forniti e facendo un ordine consistente si abbattono i costi di spedizione. magari hanno la vetrina ebay.

    anche perchè alcuni ricambi è meglio che siano nuovi es guarnizioni, interruttori ecc...
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    non avevo pensato all'asfalto. sinceramente è una questione che mi pare di non aver mai visto approfondita in modo scientifico.

    oltre al progresso degli pneumatici dobbiamo considerare pure le dimensioni. oggi una banalissima utilitaria da 70cv e 900kg viene venduta con i 175 da 14" e optional ti danno i 185. a quel tempo si usavano i 155 come ad esempio la divertente R5 alpine.

    guardando questi numeri si capisce l'impatto che ebbero auto scattanti come la R5 appunto, la golf gti, la kadet GTE
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    La niva si è rinnovata!
    alcuni mesi fa ad una fiera del 4x4 ebbi modo di provare sia la lada che la uaz :D
    gli interni sono stati decisamente aggiornati, ora ha i vetri elettrici con i comandi che mi sembrano già visti su altre auto. i sedili sono nuovi anche se non molto migliori dei vecchi. la cosa veramente importante è che ora c'è l'aria condizionata! :blink: tale lusso capitalista è una gran bella novità. nel baule hanno messo una presa 12v
    il venditore tedesco sosteneva che il motore sia euro 6. ero un pò scettico ma mi son fatto dare l'indirizzo ed effettivamente in germania ne vendono tante, pure la versione 4 porte ed il pick up con lama spalaneve. effettivamente come fuoristrada è sempre una ottima macchina ed il prezzo è molto competitivo.
    http://ww3.autoscout24.it/classified/30238...asrc=st|as
    b2efdf33fac0f0428452e91e0b9cf360
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    mi è di recente capitato sottomano un vecchio foglio con riassunte le prestazioni rilevate nelle prove delle più diffuse automobili, ordinate per prezzo crescente. la data riportata è del 1971 e presumo lo abbia redatto un mio zio medico che era abbonato a 4ruote che lasciava in sala d'attesa.
    riporto solo le auto più interessanti con la loro velocità massima e il tempo per l'accelerazione sul km
    v.max km
    fiat 500: 98 50,8
    fiat127: 143 36,5
    kadett: 131 39,6
    mini: 143 36,8
    nsu 1200: 143 36,3
    simca1100: 156 34,8
    a112abarth: 151 34,8
    mini1300: 160 33,6
    bmw2002: 175 31,2
    alfetta: 184 31,3
    opel gt: 185 32
    914: 172 33,7
    lancia 2000: 180 33,3
    bmw 2500: 192 30,8
    datsun 240z: 210
    alpine 1600: 208 28,6
    911s: 232 26,7
    montreal: 224 27,6
    iso grifo (corvette); 240 26,7
    maserati indy: 249 26,9

    escludendo la 500 anacronistica già a quel tempo faccio alcune considerazioni.
    esisteva una omogeneità di prestazioni tra auto diverse tra loro. la umile simca 1100 risultava essere decisamente brillante, tanto da offrire una accelerazione sul chilometro simile alla giulia super. batteva molte vetture medie come la R12 o la gs.
    la prima auto dell'elenco con prestazioni "attuali" sia in velocità che accelerazione è la mini 1300, la prima ad avvicinarsi ai 30 secondi sul km è la bmw 2002.
    questo perchè, in europa, la scelta delle motorizzazioni era limitata, la manciata di cavalli in più sui modelli più grossi venivano assorbiti dal maggior peso, i cambi a 4 marce poi non permettevano di sfruttare i giri del motore al meglio.

    la prima auto propriamente veloce, cioè in grado di superare i 200 e stare sotto i 30 secondi, è la leggerissima alpine 1600. e poche altre riuscivano a superarla. ad esempio la 911s ha una velocità di punta ben più alta ma una accelerazione migliore di meno di 1 secondo. la porsche in accelerazione batte pure la maserati indy, soltanto la iso grifo (con motore chevrolet) riesce a batterla per qualche centesimo che ho arrotondato.
    ritengo che questo sia dovuto alle scarse prestazioni degli pnaumatici del tempo e degli assetti, per cui la 911 riusciva a sfruttare bene il peso del motore posteriore. per la cronaca iso e maserati hanno 300cv contro i 190 della 911.

    vi sono un paio di lamborghini da 350cv che però risultano più lente della maserati, probabilmente il motore non erogava la potenza dichiarata.

    per fare un confronto ad oggi prendiamo la economica e pratica suzuki celerio, agile e piacevole da guidare ma che nessuno considera un bolide. ebbene essa fa i 166km/h e il km in 34,6 secondi, grosso modo come la mini 1300 nonostante dimensioni superiori. una vettura tranquilla come la civic 1.4 fa i 182km/h e 33,6 secondi in questi test.

    per passare alle sportive basta una fiesta st con i suoi 223 e 27,5 a mettere in imbarazzo le sportive del tempo. le sportive attuali sono poi su un altro pianeta con i 257 orari e 24,9 secondi di una subaru wrx.

    quello dove invece le "vecchiette" vincono è il prezzo. guardando i modelli analoghi tra 1971 e 2016 si nota che esso è molto aumentato. la 127 costava 1 milione ossia 8 mesi di stipendio medio di un operaio come da tabelle, la bmw 2002 costava 2 milioni cioè 16 stipendi, la 911s 5.500.000 cioè 44 stipendi.
    come dire che oggi una punto costa 9600€, una bmw serie2 20.000€, una 911 52.800€ evidente che per le sportive l'inflazione è stata enorme. fortuna che oggi ci sono auto come la fiesta st e la subaru wrx.
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    una delle più belle auto di sempre secondo me, vista dal vivo era incredibile per l'epoca.

    fu lo sviluppo estremo del gruppo B, l'unica ad essere stata trasformata in una vera auto stradale.
    guardando le versioni stradali della s4 o della ford rs o la 205T è evidente che fossero dei prototipi adattati alla meglio a rispettare il codice della strada.

    la 959 praticamente anticipò le supercar di 15 anni dopo.

    Bill gates la usava per andare ingiro.
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    in questa puntata alcune berline top di gamma di ormai 23 anni fa....
    interessante notare la deflazione che ha ridotto i prezzi di queste auto nel tempo, forse ormai hanno perso il loro ruolo di auto di rappresentanza.
    ormai ridicola con i nostri occhi la potenza di quei motori sotto i 300cv.
    invece trovo molto belli ancora ed eleganti gli interni così semplici rispetto agli attuali, sembrano di qualità superiore.
    certo la cadillac in europa era molto più cara, il verdetto non è quindi troppo significativo.
    la lexus era probabilmente ancora la più moderna del gruppo.
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    interessante questa prova. ricordo che da bambino la gtv6 mi piaceva molto con l'alettone di plastica nera.
    la linea è anche apprezzata dai giornalisti di motorweek, così come l'elasticità del famoso motore ed i freni. piaciono meno la posizione di guida che rimase tipica sulle auto italiane per molto tempo, e l'abitabilità

    alfa non aveva grande successo commerciale e direi che il motivo è facilmente intuibile in questi video dell'epoca.
    la gtv-6 era ormai un progetto vecchio, non poteva reggere contro le più moderne giapponesi specie negli anni del turbo. costava 16.500$ il che era una bella cifra a quel tempo, con 152 cv faceva 9,8s sullo 0-100 e 16,5 sul quarto di miglio, ormai poco interessanti con gli occhi di oggi.
    le giapponesi costavano 2-4.000$ di meno ed avevano una migliore reputazione.
    i giovani sicuramente avrebbero preferito una ponycar v8 alla gtv, costavano decisamente di meno ed avevano una cinquantina di cavalli in più.
    per me una delle alfa più belle mai disegnate
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    tipica machinona americana che in quegli anni colpiva gli europei. anche il gruppo ford e chrysler offrivano simili incrociatori basati sulle loro berline "full size", con gli stessi enormi v8 strozzati. avevano la classica terza fila di sedili contromano nel baule, non voglio immaginare come doveva essere viaggiare in quei sedili con quelle sospensioni morbide.

    probabilmente rimangono ancora le auto più grosse prodotte in grande serie, vicine ai 6 metri di lunghezza per 2 di larghezza per 2,5 tonnellate di massa. pensare che in europa consideravamo enorme la opel omega sw che era almeno 1 metro più corta.

    queste auto vennero spazzate via dai molto più pratici minivan, rimasero popolari tra i giovani che le compravano usate, alla fine della carriera molte finivano smantellate dagli appassionati che elaboravano motori e usavano i telai per altri progetti. sono oggi più rare e ricercate delle corrispondenti berline.
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    mi è sempre piaciuta questa macchina. esteticamente ha molto carattere, poi ricordo i cartelloni pubblicitari della versione rally che saab usò per molti anni. era verniciata molto bene e i materiali degli interni erano di qualità molto buona, anche sui modelli successivi che avevano la plancia in plastica. questo modello iniziò a portare a saab una buona pubblicità.
    la volvo PV a confronto era decisamente più bruttina.
    caratteristico il rumore della 2t, era anche una macchina molto semplice nella manutenzione, a differenza delle saab successive che diventarono famose per l'alto costo dei ricambi.
    purtroppo la 96 costava decisamente cara, circa quanto la golf gti o la renault 16, altre due belle auto del tempo, cioè circa il doppio di un maggiolino.
    a me piaceva tantissimo anche la successiva 99, ma i due modelli rimasero affiancati per diverso tempo. verso la fine poi saab aveva in vendita contemporaneamente 96 99 e 900
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    non conoscevo questa macchina. i sedili fatti in quel modo come anche sulla citroen ds e sulla mercedes mi sono sempre sembrati un accessorio utile sulle grosse sw. certo non penso sian comodissimi.
    sulla berlina è presente una botola simile ed è il vano della ruota di scorta.
    la saab 96 è una macchina che mi è sempre piaciuta moltissimo, specialmente i primi modelli con il 2 tempi che avevano il meccanismo di ruota libera. non voglio pensare come doveva essere a scendere da una discesa innevata senza freno motore!

    purtroppo era parecchio costosa come macchina, con la stessa cifra ci si comprava la renault 16 o una audi 80 full optional.
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    questa prova ritengo sia interessante non tanto per le auto, ma per gli accessori che mostrano una storia dell'elettronica sulle auto.
    negli anni 70 detroit aveva subito l'asalto giapponese ed europeo, le auto americane erano arcaiche, semplici ma spesso di bassa qualità. vendevano grazie ad una guerra di prezzo e la politica dei discutibili aggiornamenti annuali.
    cadillac, lincoln, buick, imperial erano i marchi di lusso e ormai vendevano ai vecchi. "grandpa buick" è diventata un'espressione tipica, un pò come da noi il vecchietto sulla panda col cappello

    general motors uscì dalla crisi con dismissioni e ristrutturazioni. la buick century T della prima prova rappresenta un tentativo convincente per differenziare il modello da quelli simili venduti con altri marchi e la necessità di ringiovanire la clientela. solo qualche anno prima le differenze tra modelli erano pezzi di plastica colorati a finto legno e sedili di colori assurdi.

    più interessante ancora il test della riviera crt primo esempio, che io sappia, di applicazione di un sistema di infotainment touch screen. essendo pure a tubo catodico non voglo immaginare il costo e peso.
    oggi fa quasi tenerezza con i suoi 2 processori ma avere trip computer, condizionatore, radio (gps disponibile successivamente) non doveva essere poco.
    era il 1986 e per arrivare alla diffusione sul grosso del mercato ci son voluti almeno 25 anni
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    auto ormai dimenticata ma che ebbe un notevole successo, nonostante la precaria situazione aziendale.
    in francia anche diversi anni dopo ne circolavano ancora molte, con i tipici fanali gialli. penso che la qualità della vernice impiegata sulle simca-talbot di quegli anni fosse sopra la media delle auto economiche, sia questa che la horizon resistevano bene alla ruggine.

    questa macchina come la renault 12 aveva un prezzo molto buono in relazione alle dimensioni e agli accessori. era spaziosa quanto una fiat 131 ma costava poco più di una ritmo.
    rispetto alle opel e ford nelle versioni base era decisamente più potente, aveva comodi sedili e gli accessori necessai a quell' epoca.

    il vecchio motore simca ad aste e bilanceri, un pò pigro e molto rumoroso, faceva il suo dovere.
    una curiosità: parecchi anni dopo che la simca uscì di produzione in europa iniziò la moda dei piccoli fuoristrada. la rumena aro conobbe un momentaneo successo vendendo il modello 10 attraverso svariati accordi commerciali. era una macchinina niente male per i tempi, in alcuni paesi aveva motori renault, in altri volkswagen o peugeot. ebbene il volante era quello della simca!
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    un test di una vettura quasi sconosciuta da noi, per via del contingentamento. in italia honda e mazda negli anni 80 iniziavano ad essere affermate, mentre invece toyota nissan e mitsubishi si concentravano sui fuoristrada.

    la toyota cressida è un'altra di quelle auto giapponesi che contribuì a far nascere in me l'interesse verso i prodotti orientali. ed è una che avrei voluto conservare in box.
    il test di motorweek mi ha in un certo senso sorpreso, non sospettavo che il carattere "sportivo" di tale macchina fosse così pronunciato. le prestazioni erano interessanti per una vettura di quelle dimensioni, però io penso che in europa fosse percepita più come auto di rappresentanza.

    la comprò un parente che faceva molti chilometri, ricordo che diceva che non bisognava comprare bmw o mercedes perchè costava troppo assicurarle contro il furto.
    in realtà penso fosse molto una questione di prezzo, su una serie 5 non c'era nulla di serie. mettere climatizzatore, sedili in pelle, stereo e tetto apribile costava quanto una fiat uno nuova. su mercedes ancora peggio, si pagava extra tutto.

    concorrenti dirette della toyota era la audi 100 5 cilindri, le peugeot 505 e lancia thema disponibili sia con il v6 sia con i 4 cilindri turbo. la renault 25 e la saab 900 turbo erano decisamente più potenti e costavano di più. al parente in realtà piaceva molto la opel senator per qualche strano motivo, ma per coincidenza proprio in quel periodo era stato presentato il nuovo modello per cui non era disponibile.

    la cressida era una berlina medio-grande per il tempo e abbastanza pesante. aveva interni veramente bellissimi, sedili in pelle di ottima qualità, stereo, clima, sospensioni elettroniche, tetto apribile, vetri elettrici. non aveva il cambio automatico. i materiali erano di ottima qualità, ma decisamente meno tristi di quelli allora montati su bmw, mercedes e volvo.
    comunque non era certamente una macchina da corsa, il motore 6 cilindri era elastico e silenziosissimo ma non cattivo. probabilmente una golf gti 16 valvole l'avrebbe battuta nello scatto da fermo.

    devo ammettere che anche dopo anni quella toyota mi piaceva moltissimo, la linea spigolosa aveva qualcosa di americano ma con un livello di finiture ben superiore. solo i profili cromati erano un pò fuori moda. mi dispiacque quando mio padre non potè acquistarla, i costi di gestione di una 2.8 erano un pò alti, inoltre le dimensioni non erano esattamente da città.

    purtroppo era l'unica berlina giapponese disponibile in europa, nissan in quel periodo smise di portare da noi le grosse berline, in italia rimase la bluebird a trazione anteriore. la honda legend arrivò tempo dopo, e fu solo negli anni 90 che diventò interessante. la mazda 929 era decisamente bruttina, aveva anche un 2.0 spompo per evitare l'iva pesante, insomma la toyota cressida rappresentava una alternativa abbastanza unica.
    un certo problema veniva dalla disponibilità dei ricambi che dovevano essere spediti dal regno unito dato che le officine non li tenevano in magazzino.
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