Citroen 2 cv Furgonette

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    Questa è una di quelle vetture, e ce ne sono tante, che nascono e muoiono, dopo essere diventate un mezzo di massa, un veicolo che ha fatto breccia nei cuori, tanto da rimanere, pressoché invariato, fino agli anni '90, per la precisione la due cavalli continuò ad essere prodotta fino al 27 luglio 1990, prima di uscire di scena.
    Anche per la 2 Cv fu ideata una versione commerciale che manteneva la parte anteriore della berlina e dietro un cassone chiuso, era il 1951, quando Antoine Brueder, agente per conto della Citroen presentò alla Motorizzazione Francese la nuova utilitaria 2CV furgonette, per la precisione il 5 febbraio 1951. Il veicolo (n° 300001, motore QD00599) venne provato dall'Ingegnere della Motorizzazione M. Paris il 16 dello stesso mese ed omologato. La 2 Cv furgonette, versione furgonata della piccola utilitaria francese, era un piccolo furgoncino con cassone posteriore di dimensioni relativamente generose, in grado di spostarsi agevolmente in città e di accedere in luoghi dove con un normale mezzo commerciale era quasi impossibile accedere.
    Per la prima versione di questo mezzo commerciale, identificata dalla sigla di progetto AU 250, era previsto il bicilindrico raffreddato ad aria da 375 cm³. Anche la gommatura era leggermente diversa, nel senso che montava gomme leggermente più larghe. La 2CV furgonata non era un'auto dalle prestazioni eccezionali, dal momento che arrivava a soli 60 km/h di velocità massima, ma era uno dei pochi mezzi commerciali di quella taglia che assicurava un sufficiente spazio interno ed una capacità di carico di 250 kg.
    Nel 1955, il piccolo furgoncino beneficiò del motore da 425 cm³ ed il nome di progetto cambiò in AZU 250. Tutte le modifiche che avvenivano di volta in volta rispecchiavano gli aggiornamenti che apparivano sulla 2CV berlina. Nel 1961 furono apportate modifiche alla calandra, che risultò così aggiornata.
    Nel 1963, la potenza del motore fu portata a 18 CV, mentre fu introdotto un nuovo modello l' AK 350, che montava il bicilindrico da 602 cm³ della Ami 6, in grado di sviluppare fino a 22 CV. Con queste migliorie, la portata utile della AK 350 saliva, come dice il nome stesso, a 350 kg.
    Nel 1970 fu introdotto l' AKS 400, praticamente identico all'AK 350, ma con il tetto del cassone più alto, in modo da consentire un maggiore volume di carico, il quale arrivò ad una portata massima di 400 kg.
    Il 1972 vide l'aggiornamento dell'AZU 250, che beneficiò del 435 cm³ da 24 CV della 2CV 4 di quegli anni. Nel 1974, l'intera gamma dei furgoncini 2CV fu ristilizzata leggermente, grazie all'adozione di fari anteriori rettangolari, che poi rilasciarono il posto a quelli rotondi nel 1978.
    La 2CV furgonetta fu tolta di produzione nel 1980, quando già da due anni era in commercio la sua erede, la Citroën Acadiane.


    Citroen 2 Cv AU 250
    azu250b
    azu250

    Citroen 2 Cv AZU 250
    au250b
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    Citroen 2 Cv AK 350
    citroenak35001

    Citroen 2 Cv AKS 400
    aks7071
    aks400


    2 Cv Brochure
    utilisations
    001nfqn
    002bsd
    003izo
    008ml
    au250

    La 2 Cv per gli uffici postali.
    I burocrati dell'Amministrazione Francesce compresero ben presto i vantaggi che un veicolo, come la Citroen 2 Cv, poteva offire per i servizi amministrativi. Le Poste, per esempio, si doteranno di una flotta di Citroen grazie allo zelo del deputato Lucien de Gracia. Nel discorso pronunciato alla tribuna dell'Assemblea nazionale del 1953 leggendo semplicemente le frasi tratte da un catalogo pubblicitario delle utilitarie 2CV Citroen: "... grazie alla sostituzione dei percorsi rurali in bicicletta, in ragione di 40 Km al giorno con qualsiasi tempo, per un lavoro meno inumano effettuato con l'aiuto delle vetture 2CV tutto terreno..." Questo parlamentare era ben conosciuto e, "relatore per conto della commissione dei mezzi di comunicazione e turismo", intervenne al momento della discussione sul bilancio annuale delle Poste (PTT) precisando il beneficio che questa amministrazione poteva ottenere dalla motorizzazione dei suoi fattorini., concluse il suo discorso "L'esperienza regionale di Bordeaux prova, in eccedenza, che l'utilizzo di 20 furgonette 2CV produrranno un'economia di 300000 F per anno, moltiplicata per 20 anni, sono 6 milioni di Franchi." Era anche un avvertimento per coloro che vedevano l'automobile come un qualcosa di lussuoso e rifiutavano di considerarla come un mezzo di trasporto alla portata di tutti. La vita dei fattorini rurali venne largamente facilitata grazie all'apparizione dell'automobile come mezzo di trasporto giornaliero.
    Questo discorso venne pronunciato un anno dopo la sperimentazione della Citroen 2 Cv iniziata nel 1952. Fù infatti all'inizio del 1952 che le Poste equipaggiarono sperimentalmente due fattorini con delle furgonette 2CV. Era un'avvenimento all'interno dell'amministrazione. Successe a Saverne nel basso Reno, una piccola cittadina di 8682 abitanti, a 420 Km da Parigi. I due fattorini, Willy Schutté e Oscar Oberlé, saranno i primi postini motorizzati, i primi di una lunga schiera.
    Willy Schutté percorse l'Alsazia per dieci anni a bordo della sua 2CV di servizio. Concluse 2800 volte i suoi 55 Km giornalieri, 150000 Km, distribuendo più di 700000 lettere e pacchetti.
    Quando gli chiesero se si era abituato a queste nuove consegne motorizzate, rispose: - Sì, per un vecchio conducente d'autobus! Ho ancora la nostalgia del volante. - Incidenti? - Mai accaduto uno, mi capitò purtroppo di investire uno sfortunato pollo. - Inconvenienti? - Mai restato in panne, le tre 2CV che ho avuto si sono comportate egregiamente.

    Sul giornale l'Auto-Journal ecco come si trascorre un giro di consegna invernale nel gennaio 1959:

    "Nevica, ghiaccio, inondazioni, strade interrotte; l'inverno alle porte, la Siberia a domicilio... I comunicati di allarme si moltiplicano e mentre nelle città la gente percorre comodamente i vialoni sgomberi svolgendo tranquillamente i propri affari, mentre i concorrenti di un famoso rallye sulle grandi strade europee filano a tutta birra verso il soleggiato traguardo, noi abbiamo seguito un'altra competizione, senza pubblicità vistosa, meno alta di colori, ma indispensabile alla vita di una cittadina. Sulle strade dell'epoca di Napoleone, si svolge il rallye giornaliero del fattorino. Durata: 300 giorni lavorativi, chilometraggio: 150 al giorno; carico: 300 Kg di lettere e giornali. Nessuna macchina col motore "preparato", nessuna profusione di accessori speciali, niente parti luccicanti, niente cronometri. Una modesta 2CV furgonetta di serie; come unico accessorio una pala. Il contachilometri sarà il principale testimone della regolarità di quest'impresa. Al posto dell'equipaggio un berretto di lana e i sacchi postali... Sulla cabina sono impresse le lettere PTT, Servizio Postale. Sull'itinerario accidentato di 75 Km da percorrere 2 volte al giorno, fra percorsi boschivi e distese innevate rasate dal vento la 2CV corre imperterrita, metà vettura, metà slitta. Il fattorino delle nevi, M.Burger, funzionario, cinquantadue anni, trenta di guida, parte di buon ora dalla ricevitoria principale di Bitche e deve raggiungere ad orari precisi (dettati dai regolamenti PTT) i posti prestabiliti. Là i fattorini rurali sono obbligati in questa stagione a lasciare le biciclette per effettuare a piedi il loro giro per raggiungere le fattorie, gli chalet, con la loro sacca di cuoio, 20-25 Kg di posta che distribuiscono lettera per lettera. Ognuno di loro spunta con un colpo di campanello davanti al furgoncino, che gli consegna il sacco di posta. La posta deve quindi essere selezionata prima di partire, al fine di consegnare ad ogni fattorino il sacco inerente la zona ove assicura il collegamento. Malgrado l'attenzione nel posare le ruote là dove aderiscono meglio (viaggia sempre senza catene, "fa tutto il pneumatico", dice semplicemente), M.Burger è obbligato solente a scendere e spingere... poi riparte per un percorso imprevedibile, la strada cambia d'aspetto spesso di ora in ora, secondo se c'è neve o gelo, se c'è il sole o soffia il vento. Se gli capita nel corso di una sbandata di finire dentro un cumulo di neve, nessun problema, impugna
    la pala, si scalda le mani... e passa. A volte deve costruirsi da solo la strada per passare. Se gli capita di arrivare dietro ad un camion spargi-sabbia, lo supera con disprezzo per poi riprendere la sua audace danza sul ghiaccio. Nel corso dei suoi 150 Km giornalieri non innesterà mai la quarta, consumando un terzo in più. Al ritorno consulterà il disco del contachilometri per constatare che ha percorso 75 Km alla media oraria di 30 Km/h, con punte di 60 Km/h: farà la stessa cosa la sera, poi l'indomani mattina, tutti i giorni... Impavido alle migliaia di pericoli reali, lui passa e continuerà a passare, regolare come un pendolo astronomico; tutto può accadere, ma lui arriverà ! Se tutto questo vi fà sorridere, pensate a quando "infilate una lettera nella cassetta postale" e M.Burger, funzionario, cinquantadue anni, trenta di guida senza mai aver avuto un incidente, indispensabile uomo delle nevi, e, modestamente, senza saperlo, il più grande vincitore di tutti i rallye del mondo." Natale 1959, le Poste francesi sono alla testa di una flotta di 300 furgonette 2CV, nel 1962 sono già 8000 e nel 1966 diventano 10700. Henri Chavoz, modesto fattorino rurale, diventa il postino "più alto d'europa" percorrendo al filo i pericolosi tornanti e curve a gomito nel cuore dell'alta Moriana. Da Modane a Bonneval-sur-Arc in Savoia, e ritorno per il colle del Moncenisio (2091m) dove anche in inverno consegnava la posta ai diversi savoiardi isolati. In Svizzera c'erano delle 2CV "Week-End" (tipo AZUL, dove L stà per lusso, costruite dalla fabbrica Citroen di
    Bruxelles) che la Posta elvetica destinava alle zone di campagna. In Belgio, il servizio motorizzato delle poste di Anversa venne inaugurato nell'aprile del 1959. Nell'antica città fiamminga un primo contingente di 35 furgonette rosso fuoco, fregiate dell'insegna del "Corno delle Poste" venne esposto al pubblico prima di essere consegnato all'amministrazione. Verso la fine dell'anno, più di 500 esemplari di furgonette vennero consegnate alle Poste belga. Ultimo particolare, in tema postale, il primo francobollo francese sul quale è illustrata un'automobile, una 2CV naturalmente, venne emesso in occasione della giornata del francobollo nel 1958. Seguirono l'esempio delle Poste: il Soccorso Touring francese, il Soccorso Nazionale e la Guardia Civile spagnola, la Polizia Stradale olandese, l'ONU per i suoi caschi blu, la Royal Navy, gli Automobile Club scandinavi che se ne servivano come vettura di assistenza nelle strade ghiacciate del circolo polare.

    Citroen 2 Cv Ptt
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    Bel lavoro Xericos! Complimenti.
     
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