Citroen Sm

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    Confort, prestazioni e sicurezza sono le tre parole chiave per descrivere Citroën SM al suo lancio al Salone di Ginevra nel 1970, fu accolta molto bene dal pubblico e dalla stampa, che provandola in circuito a velocità superiori ai 200 km/h, ne riscontrarono un ottimo comfort anche a velocità sostenute, il merito va sicuramente alle sue sospensioni idropneumatiche, in grado di variare l'altezza da terra e di rimanere sempre parallela al terreno.
    Il suo equipaggiamento molto completo e raffinato, il suo estremo comfort in tutte le circostanze, in qualsiasi strada e in qualsiasi velocità raramente sono presenti su altre auto della stessa categoria. La Citroën Sm non è né una macchina sportiva né una limousine di lusso, e neppure un prototipo per la sicurezza stradale di domani. Salda questi tre concetti per raggiungere i più alti livelli di sicurezza, comfort e prestazioni.
    Il progetto nacque nel 1968, anno in cui la Citroën aveva acquisto il pacchetto di maggioranza della Maserati dalla famiglia Orsini, questo aveva permesso di poter disporre ora di nuovi motori potenti, per creare una vettura di grossa cilindrata che avrebbe potuto contrastare la Mercedes e la Bmw.
    La storia racconta che la Citroën diede il via al progetto nel 1968, richiedendo alla Maserati di approntare un nuovo motore, in un tempo massimo di sei mesi, capace di un'erogazione morbida e continua che fosse in grado di esprimere una potenza superiore ai 150 CV. L'ingegnere Giulio Alfieri, commentò dicendo che che per un simile compito sarebbero bastate sei settimane. Probabilmente tanta sicurezza era basata sul fatto che Alfieri aveva già sviluppato il progetto di un motore V8 di 3000 cm³, derivato da quello della "Indy".
    Il progetto vide una ulteriore modifica portando il motore, originalmente V8 in un più semplice V6 con 2670 cc di cilindrata ed una potenza di 170 Cv, le leggi Francesi dell'epoca prevedevano proibitivi aggravi di imposta ai veicoli che superavano i 16 Cv fiscali.
    Nei primi mesi del 1969 vennero effettuate le prove su strada con telai sperimentali, dotati di carrozzerie trasformate a due porte della DS, mentre il responsabile del centro stile Citroën, Robert Opron, che occupava la prestigiosa poltrona del prematuramente scomparso Flaminio Bertoni, era all'opera per definire le linee della futura granturismo.
    Una simpatica leggenda indica la sigla Sm come le iniziali del reparto Sport Maserati che aveva contribuito allo sviluppo dell’auto, mentre gli estimatori di Citroën affermano che Sm è l’acronimo di "Sa Majesté" (sua maestà).
    Due anni di duro lavoro quindi, per creare però un capolavoro di ingegneria con una estetica particolare, quasi futuristica, più simile ad un esercizio di stile che ad una vettura destinata alla produzione in serie, non a caso fu premiata con l'undicesimo posto, nella graduatoria delle 100 auto più affascinati di sempre.
    La struttura della Citroën Sm è simile a quella del DS: una monoscocca in acciaio su una piattaforma rigida in acciaio e cofano anteriore in alluminio.
    Lunga 4.89 metri, con un profilo a goccia, 4 posti veri, rispetto alle coupè dell'epoca, La Citroën Sm era caratterizzata dai grandi gruppi ottici suddivisi ognuno in tre sezioni completamente carenati, al centro dei 6 fari trovava posto la targa. Tali gruppi ottici erano divisi in anabbaglianti (i due esterni) e abbaglianti (i quattro centrali); di questi, i due più interni erano orientabili con lo sterzo, come sulle ultime DS. Inoltre, tutto il gruppo ottico dei sei fari più era anche autolivellabile in funzione del carico dell'auto. Le fiancate erano lisce e le ruote posteriori carenate, come nella buona tradizione di Opron. La coda, molto sfuggente, era caratterizzata da ampie cromature intorno ai fari posteriori, rettangolari e spigolosi. L'ampio portellone era caratterizzato da un'ampia superficie vetrata che assicurava un buon livello di visibilità.
    Il motore, un V6 di 2.7 litri a carburatori, erogava una potenza di 170 Cv per una velocità massima di 220 km/h, nel 1973 il motore accoglie l'iniezione elettronica e i cavalli diventano 178 per una velocità massima di 230 km/h. Viene anche proposta una nuova cilindrata di 3000 cc con 180 Cv e il cambio automatico di serie a 3 rapporti, la velocità diminuisce, per via del cambio a 210 km/h. L'impianto frenante presenta un pulsante al posto del classico pedale, a cui ci si deve abituare, ma la frenata è ottimale.
    Particolare il volante, molto leggero in manovra, ma che alle alte velocità tende ad indurirsi.
    La Citroën Sm viene venduta in America, con solo 4 fari tondi, rispetto ai 6 fari rettangolari Europei, anche se nel 1974 non viene più omologata.
    La crisi petrolifera e l'aumento della benzina videro ben presto scemare l'interesse verso questa vettura.
    In questo periodo la costruzione della vettura venne dapprima affidata alla Ligier e, in seguito alla Peugeot, usciì di produzione nel 1975 dopo la considerevole quantità di 12.920 esemplari costruiti.
    La Citroën Sm venne prodotta anche in versioni speciali da parte di carrozzieri esteri alla Citroën e dalla Citroën stessa.

    Il primo carrozziere a cimentarsi su la nuova Citroën Sm è Chapron che costruì 9 esemplari denominati Opera e e sei esemplari della cabriolet Mylord
    Successivamente si cimentà anche Heuliez, che costruì due soli esemplari in versione targa Espace.
    Citroën creò un esemplare per l'Eliseo detto Presidenziali, una versione cabriolet a passo lungo, cinque vetture speciali per la Polizia Francese per i servizi autostradali ed im esemplare da rally,

    Tutte le fuoriserie francesi furono interpretazioni che modificavano la tipologia funzionale della vettura, lasciando però inalterata l'impostazione stilistica di Opron.
    Le uniche due "SM" fuoriserie con carrozzeria completamente originale furono realizzate in Italia. La prima dall'architetto Mario Bellini che, nel 1971, su autotelaio "SM" fece costruire la Car-a-sutra, una concept car monovolume che, nel decennio successivo, ispirò il modello Renault Espace. La seconda venne approntata, nel 1972, da Pietro Frua che riuscì a nascondere l'imponente meccanica della "SM" sotto la carrozzeria di una sportiva gran turismo all'italiana.

    Citroën Sm
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    Citroën Sm per il mercato Americano
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    Cambio automatico a 3 rapporti della Citroën 3000 cc
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    Citroën Sm Presidenziale l'unica vettura creata per l'Eliseo
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    Citroën Sm Rally unico esemplare costruito dalla Citroën
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    Citroën Sm Opera di Chapron
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    Citroën Sm My Lord di Chapron
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    Citroën Sm Espace di Heuliez
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    Citroën Sm di Pietro Frua
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    Edited by xericos - 24/9/2012, 18:00
     
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  2. avios
     
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    Ds a parte, una delle più belle che Citroën abbia mai costruito.
    Chissà perché ero convinto che montasse un V6 da 5.000 cc di origine Maserati.

    Due, dei miei sogni proibiti...
    Davvero, una bella automobile!

    La chapron a quattro porte è inguardabile!
     
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    una delle auto più belle di sempre secondo me.
     
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    Si credo che sia veramente un'ottima macchina, ancora oggi moderna ed attuale
     
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3 replies since 24/9/2012, 13:45   5014 views
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