Ford Capri

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    Un’altra bella icona degli anni ’70 è sicuramente la Ford Capri, lo slogan era abbastanza chiaro “La macchina che ti eri sempre promesso!”, ed in effetti la Ford Capri era una bella vettura, coupè, ma con un costo non troppo elevato, che permetteva al padre di famiglia di togliersi qualche sfizio, ma di poter utilizzare una vettura che non doveva rinunciare a 4 comodi posti ed ad un bagagliaio degno di questo nome. Costava infatti 1.275.000 lire nel 1970, ovviamente in Italia dovevamo accontentarci di cilindrate piccole, visto che nel periodo della crisi petrolifera l’iva era arrivata al 38%, questo faceva si che le cilindrate preferite erano la 1300 e la 1600, poco adatte allo spirito del mezzo, motori che scomparivano all’interno del grande cofano, motori che in parte mortificavano il piacere di guida. Ovviamente erano disponibili anche cilindrate maggiorni il V6 in versione top GTXLR da 1.630.000. Per paragonare questi prezzi, la Fulvia coupè 1.3S rally (103 cv) costava 1.850.000, la Giulia Gt 1300 Junior (103 cv) 1.780.000, la 124 Sport Coupè (90cv) 1.680.000. In più, era una Ford, quindi grande affidabilità, qualità costruttiva, assistenza. La macchina era rifinita bene (“con moquette da un lato all’altro dell’abitacolo” come citava la brochure) e largamente personalizzabile, anche se in maniera un po’ complicata, con gli allestimenti X,L,R, XL, GT, GTXL, GTXLR. Il suo successo in Italia fu enorme, soprattutto perché la Capri intercettò magistralmente una precisa esigenza del mercato fino ad allora non soddisfatta, quella della coupè da famiglia. Al momento della sua comparsa sul mercato non esisteva, infatti, nulla del genere: in Italia c’erano Fulvia e Giulia, potenti ma costose due posti con strapuntini per due posti posteriori di fortuna.
    Dal punto di vista costruttivo era strettamente imparentata con la Ford Cortina, con cui condivideva gran parte dell’architettura tecnica (tra cui freni e sospensioni) e questo contribuiva a generare delle importanti economie di scala. Il concept era insomma lo stesso utilizzato dalla Ford negli Usa con il grande successo della Mustang, sportiva strettamente derivata dalla la berlina Falcon.
    La Ford Capri venne prodotta in 3 serie dal 1969 fino al 1986.
    Al momento del lancio, come abbiamo visto, la gamma era alquanto articolata, e questo poteva generare confusione, anche per via del fatto che le motorizzazioni erano diverse per i modelli tedeschi ed inglesi, anche se in ogni caso si trattava sempre di propulsori già in uso su altre vetture del marchio.

    Prima serie: 1969-1974 (Mk1)
    Presentata al Salone di Bruxelles a febbraio del 1969, riprendeva il nome di un modello Lincon degli anni ’50, dopo quasi dieci anni di studi e prototipi da parte delle due filiali europee Ford, quella tedesca e quella britannica (a prevalere fu, nel 1965, la proposta inglese del centro stile di Dagenham) un progetto particolarmente ambizioso per la Ford europea che intendeva ripercorre il successo internazionale ottenuto con la "Escort". La "Capri" veniva costruito nelle fabbriche del Nord Europa situate in Germania (Colonia) e Inghilterra (Halewood) e, a fronte della stessa carrozzeria esterna, veniva proposto con motorizzazioni diverse a seconda dei mercati di destinazione. Al momento del debutto le combinazioni che potevano essere create, considerando gli allestimenti ed i motori, erano ben 26. Bisogna specificare che la casa di Detroit, aveva in questo periodo e fino al 1999, due sedi europee separate e largamente autonome, spesso in competizioni tra loro.
    Le cilindrate dei motori variavano dai 1.300 ai 1.700 cc per quelle prodotte in Germania, dai 1.300 ai 1.600 cc per quelle anglosassoni. Alle versioni normali era affiancata anche una versione maggiormente sportiva equipaggiata da un motore a V da 2.000 cc.
    Già nel corso del primo anno di produzione sul mercato britannico venne introdotto anche un motore da 3.000 cc e 138 cv e su quello tedesco uno da 2.300 cc e 125 CV dotato di doppio carburatore.
    L'anno successivo, il 1970, segnò il debutto di questo modello anche su altri mercati quali il Sudafrica, l'Australia e il Nord America, dotato unicamente di un motore di 1.600 cc, sostituito dal fratello maggiore da 2.000 nell'anno seguente.
    La modifica successiva interessò ancora il modello top di gamma che ricevette un nuovo impulso di potenza con la sostituzione dei carburatori con l'iniezione, da qui la presentazione della Ford Capri RS2600 da cui venne tratta la versione destinata alle competizioni automobilistiche Turismo.
    Dopo ulteriori modifiche nella gamma dei motori, ripresentati nuovamente a carburatori anche per le maggiori cilindrate. Il successo fu tale, che già nel 1970 si erano vendute ben 239.000 Ford Capri, mentre il traguardo del milione di unità prodotte si raggiunse già nel 1973.

    Gamma Inglese
    Ford Capri 1300/1600
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    Ford Capri 1300 GT
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    Ford Capri 1600 GT
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    Ford Capri 2000 V4
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    Gamma Tedesca
    Ford Capri 1300/1500
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    Ford Capri 1700/2000/2300
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    Ford Capri 2300 GT
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    Ford Capri RS2600
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    Per conferire alla nuova nata una immagine sportiva, la Ford inglese si concentrò sulle gare di rallycross, anche con una versione 4x4, mentre quella tedesca schierò ufficialmente le Capri in pista, vetture stupende che si aggiudicarono il titolo europeo turismo nel 1971 con Dieter Glemser su RS 2300 e 1972 con Jochen Mass su RS2600, salvo poi soccombere prima alle BMW 3.0 Csl e poi alla crisi energetica che ridimensionò drasticamente l’impegno in pista.

    Nel 1970 la Ford Capri arrivò anche in America, dove però era venduta dal marchio Lincon e con il solo marchio Capri, questo per non infastidire altre vetture del gruppo, lo slogan era “The sexy european”, ed era venduta con il solo motore di 1600 da 71 Cv e con cambio manuale, con tutto la Capri ebbe un discreto successo, nel tempo la cilindrata aumentò fino al 2600 cc del 1972, l’anno successivo la Capri ottenne il suo record americano, con circa 110.000 vetture. Le vendite negli Usa continueranno fino al 1977, immatricolando circa 465.000 vetture.

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    Nel 1972 la Capri ha il primo restyling (fari più grandi oppure doppi fari tondi nelle GXL, barra antirollio posteriore, interni rivisti).

    Seconda serie: 1974-1977 (Mk2)
    Nel 1974 debuttò una versione dotata di carrozzeria totalmente ridisegnata, denominata Capri II.
    Molto più pratica (grazie al portellone posteriore), la nuova Capri aveva linee assai più semplici e meno aggressive rispetto alla serie precedente. Anche gli interni erano nuovi, mentre la meccanica rimaneva quella dell'ultima evoluzione della prima serie, a parte l'adozione di freni a disco maggiorati.
    I motori, ripresi dalla gamma Taunus e Granada, erano 4 o 6 cilindri (tutti con distribuzione monoalbero), con cilindrate comprese tra 1,3 e 3 litri, tutti dotati di alternatore. L'ampia gamma di allestimenti disponibili (L, GL, S e Ghia) e l'estesa offerta di motorizzazioni costituivano uno dei punti di forza della Capri II. La gamma per l'Italia includeva le versioni 1.3 L (1297 cm³, 60cv), 1.6 L (1593 cm³, 72cv) 1.6 Ghia (1593 cm³, 88cv), 1.6 S (1593 cm³, 88cv), 2.0 S (1993 cm³, 98cv) e 3.0 V6 Ghia (2994 cm³, 138cv). Su richiesta era disponibile anche la versione 2.3 V6 Ghia (2293 cm³, 108cv).
    La crisi petrolifera seguita alla guerra del Kippur (autunno 1973), che aveva cambiato radicalmente il modo di pensare della società europea (le coupé, da autovetture "alla moda", erano divenute simbolo di spreco e ostentazione fuori luogo), e la minor piacevolezza della linea non consentirono alla Capri II di ottenere il successo della prima serie.

    Ford Capri 1300/1600 L
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    Ford Capri 1600 Ghia
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    Ford Capri 3000 V6 Ghia
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    Ford Capri 2300 v6 Ghia
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    Terza serie: 1977-1986
    Il nome del progetto della Capri Mk3 fu "Project Carla". Il concept consistette in una Capri MkII, con un frontale simile alla Escort RS del periodo, e venne presentato nel 1976 al Salone di Ginerva. La terza versione della Capri introdusse un'aerodinamica migliorata, prestazioni incrementate (assieme a una riduzione dei consumi) e diversi cambiamenti estetici. Al lancio, le combinazioni motore-trasmissione della Capri II vennero eliminate e il 3000 S venne considerato il motore più desiderabile, abbinato a un cambio automatico nelle versioni Ghia.
    La Ford iniziò a concentrarsi sul mercato inglese appena le vendite calarono, in quanto la Capri era un vero e proprio culto in Inghilterra. Venne così introdotto nel 1979 l'X Pack" per le versioni sportive. Questi interventi, anche se costosi e dalle vendite lente, fecero sì che la stampa parlasse entusiasticamente della Capri e delle sue prestazioni.
    Nel 1981, il 3000 V6 venne pensionato, mentre un nuovo motore sportivo, il 2.8 Injection V6, venne presentato al Salone di Ginevra dello stesso anno. Come indicato dal nome stesso, il motore era caratterizzato dall'iniezione elettronica e aveva una potenza di 160cv che garantiva una velocità massima di 210 km/h, anche se la trasmissione era ancora a quattro rapporti. La Capri 2.8 Injection portò nuova linfa alla gamma e permise al modello di rimanere in produzione per ben 3 anni in più rispetto a quanto programmato dalla Ford. Il cambio a quattro marce venne rimpiazzato da un'unità a 5 rapporti. Un altro aggiornamento sostanziale venne effettuato nel 1984 con la Capri Injection Special e comprendeva sedili per metà in pelle e un differenziale a slittamento limitato. Esternamente, la vettura si poteva distinguere grazie ai cerchioni sportivi a sette razze e al frontale in tinta con la carrozzeria anziché nero.
    Anche se la Capri non faceva più parte di alcuna competizione sportiva, Ford of Germany sviluppò nel 1982 un'edizione limitata, solo con guida a sinistra, dotata di turbo e di 190 cv con una velocità massima di 220 km/h. Esteticamente fu molto aggressiva grazie al body kit, mentre il motore e i cerchioni riportarono il simbolo "RS".
    Un'altra versione speciale, la Tickford Capri, utilizzò il 2.8 Injection potenziato a 206 CV (al contrario della versione RS che montava un motore a carburatore derivato dalla Granada). Questa edizione speciale era molto lussuosa grazie agli interni completamente in pelle e alla moquette Wilton. Esteriormente possedeva un largo alettone posteriore, griglia anteriore colorata e un body kit disegnato da Simon Saunders, il quale divenne in seguito designer alla KAT Designs e poi disegnatore della Ariel Atom. I freni posteriori erano a disco. Questo modello venne modificato a mano dagli operai della Tickford con tempi di 200 ore di lavoro per vettura. Uno dei problemi principali della Tickford Capri era il prezzo, circa il doppio di quello di una Capri Injection.
    Dal novembre 1984, la Capri venne venduta solo in Gran Bretagna con guida a destra. Il 1.6 e il 2.0 vennero associati a un nuovo allestimento (Laser) con manopola del cambio e volante in pelle, finestrini elettrici e mascherina e specchietti retrovisori verniciati. L'ultima versione limitata era la Capri 280 prodotta in 280 esemplari con differenziale a slittamento limitato, interni Recaro completamente in pelle e cerchi a sette razze da 15". Vennero costruiti 1038 esemplari.
    Quando l'ultima Capri venne costruita, il 19 dicembre 1986, venne calcolato che la produzione terminò con la fabbricazione di 1.886.647 esemplari tra le varie serie.

    Ford Capri 3000 S
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    Ford Capri 2800 i.e.
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    Tickford Capri 2800 i.e.
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    Ford Capri Laser
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    Ford Capri 280
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    Autotest
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    Brochure Ford Capri 1600 GT 1969
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    Brochure Ford Capri 1700 Mk1
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    Brochure Ford Capri GTV6 Super 1970
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    Brochure Ford Mk1
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  2. Unopertutti
     
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    User deleted


    Che belle le Ford Capri!!!
     
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1 replies since 25/3/2013, 09:42   5697 views
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