toyota cressida: berlina sportiva made in japan

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  1. whyoming
     
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    un test di una vettura quasi sconosciuta da noi, per via del contingentamento. in italia honda e mazda negli anni 80 iniziavano ad essere affermate, mentre invece toyota nissan e mitsubishi si concentravano sui fuoristrada.

    la toyota cressida è un'altra di quelle auto giapponesi che contribuì a far nascere in me l'interesse verso i prodotti orientali. ed è una che avrei voluto conservare in box.
    il test di motorweek mi ha in un certo senso sorpreso, non sospettavo che il carattere "sportivo" di tale macchina fosse così pronunciato. le prestazioni erano interessanti per una vettura di quelle dimensioni, però io penso che in europa fosse percepita più come auto di rappresentanza.

    la comprò un parente che faceva molti chilometri, ricordo che diceva che non bisognava comprare bmw o mercedes perchè costava troppo assicurarle contro il furto.
    in realtà penso fosse molto una questione di prezzo, su una serie 5 non c'era nulla di serie. mettere climatizzatore, sedili in pelle, stereo e tetto apribile costava quanto una fiat uno nuova. su mercedes ancora peggio, si pagava extra tutto.

    concorrenti dirette della toyota era la audi 100 5 cilindri, le peugeot 505 e lancia thema disponibili sia con il v6 sia con i 4 cilindri turbo. la renault 25 e la saab 900 turbo erano decisamente più potenti e costavano di più. al parente in realtà piaceva molto la opel senator per qualche strano motivo, ma per coincidenza proprio in quel periodo era stato presentato il nuovo modello per cui non era disponibile.

    la cressida era una berlina medio-grande per il tempo e abbastanza pesante. aveva interni veramente bellissimi, sedili in pelle di ottima qualità, stereo, clima, sospensioni elettroniche, tetto apribile, vetri elettrici. non aveva il cambio automatico. i materiali erano di ottima qualità, ma decisamente meno tristi di quelli allora montati su bmw, mercedes e volvo.
    comunque non era certamente una macchina da corsa, il motore 6 cilindri era elastico e silenziosissimo ma non cattivo. probabilmente una golf gti 16 valvole l'avrebbe battuta nello scatto da fermo.

    devo ammettere che anche dopo anni quella toyota mi piaceva moltissimo, la linea spigolosa aveva qualcosa di americano ma con un livello di finiture ben superiore. solo i profili cromati erano un pò fuori moda. mi dispiacque quando mio padre non potè acquistarla, i costi di gestione di una 2.8 erano un pò alti, inoltre le dimensioni non erano esattamente da città.

    purtroppo era l'unica berlina giapponese disponibile in europa, nissan in quel periodo smise di portare da noi le grosse berline, in italia rimase la bluebird a trazione anteriore. la honda legend arrivò tempo dopo, e fu solo negli anni 90 che diventò interessante. la mazda 929 era decisamente bruttina, aveva anche un 2.0 spompo per evitare l'iva pesante, insomma la toyota cressida rappresentava una alternativa abbastanza unica.
    un certo problema veniva dalla disponibilità dei ricambi che dovevano essere spediti dal regno unito dato che le officine non li tenevano in magazzino.
     
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