Fiat Panda

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    Video di presentazione della Fiat Panda 4x4
     
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  2. madame-1897
     
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    le panda successive (2003 & 2010) sono macchinette ben rifinite e complete ma a parte il nome non hanno niente a che vedere con la loro progenitrice, sopratutto nell'uso per cui sono state concepite...
     
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    Verissimo le nuove Panda sono utilitarie ma hanno perso molto della semplicità tipica delle auto di quell'anno.
    Secondo me gia con l'arrivo della seconda serie, nelle versioni più lussuose si è perso un po' della vecchia panda che per me rimane la 30, indistruttibile e la 45 la più potente, ho attualmente una Panda 750 young del 1991, 131.000 km, un motore che cammina e la spinge 130, in realtà di gps sono poco più di 105 km/h, vibra e fa casino, ma va sempre, a parte un problema elettrico e al carburatore, ma anche sotto zero tiri l'aria e lei si accende.
    Mitica Panda se non c'era bisognava inventarla
     
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    Gottmadingen ,Germania

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    bell filmato !! :woot:
     
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    Sono contento che ti piaccia
    Ciao
     
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  6. iose500
     
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    Ciao Xericos,

    appena ci si becca on line,

    mettiamo un po' a posto questo topic ^_^
     
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    Va bene quando vuoi, fammi sapere così vediamo cosa ho toppato
    Ciao
     
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    Prova Fiat Panda 30 (Quattroruote)
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    Per sostituire le anziane Fiat 126 e Fiat 127, che ormai stavano accusando il peso degli anni, nonostante i vari restyling, si decise, quindi, di creare un nuovo modello, nacque così il progetto 141, che vedrà la luce al Salone di Ginevra nel febbraio del 1980 con il nome di Fiat Panda. Il suo compito è molto importante, rilanciare la Fiat nel mercato delle utilitarie, da sempre must della casa Torinese. Forte sostenitore del progetto fu Carlo De Benedetti, nella sua breve parentesi al vertice della Fiat.
    Il disegno della carrozzeria si deve a Giugiaro, i dettami dei dirigenti, nella stesura di questa vettura erano: economica, semplice da mantenere e soprattutto pratica.
    Giugiaro creò quindi una vettura:
    Semplice grazie all’adozione del parabrezza piatto, delle saldature a vista sul tetto, le sospensioni a balestra posteriormente, i sedili con una intelaiatura tubolare e ricoperta da tessuto (ricordavano un po’ le sdraio), l’impiego della lamiera a vista non coperta da tessuto o parti in plastica, e la grande sacca a marsupio al posto della plancia, una strumentazione ridotta all’essenziale e unita in un unico blocco.
    Pratica grazie alle cerniere a vista coperta da un coperchio in plastica, ne miglioravano l’angolo di apertura, la parte inferiore della fiancate dipinte nella parte bassa con una vernice resistente ai graffi di colore grigio.
    La mascherina era poi in ferro con delle fessure di areazione a sinistra per la versione raffreddata ad aria e a destra per la versione raffreddata a liquido.
    La Fiat Panda aveva un’altra peculiarità, che sarà utilizzata nelle monovolumi, anni più avanti, la capacità di modificare l’abitacolo a proprio piacimento, la panca posteriore poteva diventare all’occorrenza una culla, la base di un letto o poteva essere completamente rimossa per ampliare al massimo lo spazio del bagagliaio. Avvicinandosi così più alla filosofia Francese (Citroen 2 Cv e Renault 4).

    Fiat Panda bozzetti
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    La vettura era quindi molto moderna per l’epoca, mentre più convenzionale sarà la scelta dei motori, riprendendo soluzioni già presenti in casa Fiat.
    Nella prima serie della Fiat Panda infatti vediamo l’utilizzo del motore di 652 cc di derivazione Fiat 126 ma con 30 Cv e del motore di origine Fiat 127 di 903 cc e 45 Cv, proprio dai cavalli che sviluppavano i motori abbiamo la distinzione di Fiat Panda 30 e Fiat Panda 45, per il solo mercato estero al posto della Panda 30 abbiamo anche una versione che utilizzava il motore di derivazione Fiat 850 di 843 cc e 34 Cv creando così la Fiat Panda 34, costruita dalla consociata Seat e venduta nei vari paesi sia con il marchio Seat che con il marchio Fiat.
    Il successo fu enorme, soprattutto tra i giovani che la sceglievano proprio per il suo aspetto simpatico e semplice, la Fiat Panda venne comunque gradita anche dalla clientela tradizionale, che trovava nella Fiat Panda la seconda auto da utilizzare tutti i giorni e relegare l’auto più grande ai viaggi. Fu un successo immediato che le linee di produzione non seppero fronteggiare e che porterà a tempi di consegna quasi annuali.

    Fiat Panda 30
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    Fiat Panda 45
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    Fiat Panda 34
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    Nel settembre del 1981 venne prodotta la versione con due tetti apribili in tessuto, 92x44 cm l'anteriore e 92x67 cm la posteriore. Il tetto apribile divenne poi disponibile a richiesta anche sulla versione "30" a partire dal marzo 1982.
    Per accontentare la clientela che ricercava un po’ di confort in più, nel 1982 al Salone di Parigi, venne presentata la Fiat Panda 45 Super, presentava molti miglioramenti, quello più significativo era la disponibilità di un cambio a cinque marce, oltre a questo vi erano piccoli cambiamenti stilistici delle finiture. La nuova calandra di plastica nera (effettivamente il primo uso nella produzione FIAT con le cinque barre diagonali cromate) distingueva l’allestimento Super dai modelli iniziali con la griglia metallica, inoltre le fiancate non presentavano più la parte bassa di colore grigio. La versione 30 Super venne aggiunta agli allestimenti già presenti nel febbraio 1983.
    Grazie al contributo delle Steyr-Puch, gia conosciuta in casa Fiat per le Fiat 500 con motore boxer, venne sviluppato un sitema 4x4 (codice di progetto 153), venne lanciata nel giugno del 1983, utilizzava il motore di 965 cc e 48 Cv derivato da quello presente nella Autobianchi A112 Elite. Fu la prima vettura con motore trasversale a presentare un sistema 4wd, tramite una leva posta accanto al freno a mano, che di fatto azionava la trasmissione su le ruote posteriori, il cambio era simile alla versione a 5 marce, ma grazie ad un rapporto al ponte più corto, diventava un 4 marce con una prima ridotta, di fatto si partiva con la seconda mentre la quinta marcia aveva lo stesso rapporto della quarta nelle Panda normali, grazie comunque a questa prima ridotta la Fiat Panda permetteva di affrontare anche del fuoristrada leggermente più duro del classico sterrato, grazie anche alla sua leggerezza. Esternamente la Panda 4x4 si riconosce per i massicci paraurti laterali neri, la maggior altezza da terra, i pneumatici tassellati. La mascherina è la stessa della Super. All'interno troviamo la stessa plancia della Super e sedili non imbottiti rivestiti in finta pelle (a richiesta in tessuto). Una curiosità: i colori disponibili sono solo due, verde militare e grigio metallizzato (quest'ultimo a richiesta con sovrapprezzo).
    La Steyr-Puch produceva l’intero sistema di trazione integrale (frizione, scatola del cambio, l’albero motore a tre parti, l’assale posteriore con differenziale incluso e i freni) ed il tutto veniva assemblato sulla scocca (rinforzata rispetto al modello normale) nello stabilimento siciliano di Termini Imerese. Con un peso di 740 kg l’auto completava il chilometro da fermo in 38.8 sec, ed aveva una velocità massima di 135 km/h. La versione 4x4 fu molto apprezzata, per tutti coloro che avevano necessità di una vettura economica ma dalle grandi doti di trazione, dove fuoristrada più blasonati spesso si piantavano.
    La Fiat Panda fu tanto apprezzata che nel 1984 aveva raggiunto il milione di auto prodotto e alla fine del 1985 ne erano state costruite 1.400.000.

    Fiat Panda 45 tetto apribile
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    Fiat Panda 45 S
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    Fiat Panda 30 S
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    Fiat Panda 4x4
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    La Fiat Panda 30 è esistita nella versione Van, molto conosciute sono le versione in dotazione alla Sip.
    Con la parte posteriore con una specie di prolunga, ed una apertura a serrandina.

    Nel novembre del 1984 c’è il primo restyling lieve, che vede una rivisitazione negli allestimenti rinominati L, Cl, e S, su tutte le versioni viene montata la nuova mascherina in plastica, esclusa la Fiat Panda 45 Cl e Fiat Panda 34. Nel marzo del 1985 compare la prima versione speciale della piccola Fiat. Esattamente cinque anni dopo il debutto nasce la Panda 30 College (versione speciale della 30 CL) con carrozzeria bicolore, offerta in due varianti: Grigio Chiaro/Grigio Scuro oppure Visone/Marrone. Naturalmente entrambi i modelli hanno la vernice metallizzata di serie, coppe ruota specifiche ed interni in ciniglia blu per la variante Grigio Chiaro/Grigio Scuro e ciniglia marrone per la variante Visone/Marrone; pneumatici maggiorati 145/70 SR 13. Questa doppia colorazione era offerta in Gran Bretagna soltanto nella variante Grigio Chiaro/Scuro con allestimento Super anziché CL. La Panda 45 S V.I.P. fu infatti la versione anglosassone della College nostrana.

    Fiat Panda 45 L
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    Fiat Panda 30 L
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    Fiat Panda 45 Cl
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    Fiat Panda 30 Cl
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    Fiat Panda 30 Collage
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    Nel settembre del 1985 viene presentata la Fiat Nuova Panda 4x4, le modifiche riguardano solo l’estetica e non la meccanica (la medesima della versione 4×4 in listino all'epoca ovvero col motore anteriore trasversale a 4 cilindri in linea di 965 cm³ denominato A112B1.054, aste e bilancieri, erogante 48CV DIN a 5.600 giri/min).
    Le caratteristiche esterne erano:
    colori: Verde Alpi, Bianco Corfù, Grigio Chiaro Metallizzato (lo stesso della Super e College).
    il tetto, la metà superiore della porta post. e la fascia di lamiera alla base del parabrezza colorati nella tinta Nero Opaco (fa eccezione la versione tetto apribile che ha il lamierato del tetto nel colore carrozzeria e i due tetti apribili in tela nera
    livrea adesiva sulle fiancate che si allarga verso il posteriore della vettura e, nella parte posteriore cade esattamente a poco meno della metà della sagoma che alloggia la targa facendo da trait d'union ai due colori del portellone
    bull bar anteriore imbullonato al paraurti e comprendente i fari di profondità (non sono proiettori fendinebbia; in totale quest'auto ha quattro luci abbaglianti)
    sono di colore bianco nella versione italiana e giallo nella versione francese
    lavafari
    la versione "Chiusa 3 Porte" ha di serie un portapacchi in lamiera nero
    cerchioni tipo Autobianchi Y10 colorati di bianco Corfù
    logo bandierina italiana sotto il logo Fiat a losanghe del portellone posteriore

    Caratteristiche interne:
    Cinture di sicurezza anteriori di serie
    Cinture di sicurezza anteriori di colore rosso
    Cinture di sicurezza posteriori a bandoliera
    di colore rosso (a richiesta)
    vetri posteriori apribili a compasso
    interni (fianchetti porte ant. e post., marsupio e rivestimento interno del portellone) in finta pelle nera con inserto centrale rosso.
    sedili anteriori e panca posteriore in tessuto rosso con pallini neri oppure sedili in finta pelle nera con inserti rossi (come i fianchetti)
    orologio digitale (luce rossa) posto sotto il cruscottino.
    ovviamente tutte le plastiche sono nere e non marroni come le prime 4x4 o la Panda 45 Super (o 30 Super) che han tenuto le plastiche marroni fino a fine carriera.

    Dotazioni a richiesta:
    tetto apribile in tela (apertura a due porzioni: 92x44 cm l'anteriore e 92x67 cm la posteriore)
    cinture di sicurezza post. con mini-arrotolatore (sempre di colore rosso)
    sedili anteriori e posteriore in finta pelle nera con inserti rossi (senza sovrapprezzo)

    Fiat Panda Nuova 4x4
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    Nel 1986 viene presentata la seconda serie che verrà prodotta praticamente invariata fino al 2003 (codice di progetto Fiat Panda Supernova).
    All’esterno i cambiamenti riguardavano soprattutto il disegno dei paraurti, la parte bassa delle fiancate, la mascherina e il portatarga, che venne integrato nel paraurti. La rivoluzione più significativa fu a livello meccanico, i vecchi motori lasciarono il posto alle moderne unità della serie "Fire", proposte in due versioni, da 34 (769 cc) e 45 (999 cc) cavalli, con raffreddamento a liquido e albero a camme in testa. Un’altra importante modifica riguardava le sospensioni posteriori che passarono da un sistema a lamelle ad un sistema a ponte rigido, gia usato dalla cugina Autobianchi/Lancia y10, chiamato asse ad Omega, con montante centrale e sospensioni a molle elicoidali, ne rimase esclusa solo la versione 4x4 che continuò ad usare le balestre al posteriore, questa modifica comportò un allargamento della carreggiata posteriore. Internamente manteneva i classici rivestimenti interni e sedili a sdraio delle vecchie versioni.
    L’intera gamma italiana prevedeva cinque versioni di cui tre 750 (L, CL, S) una 1000 Super e la 4x4. La versione 750 L (all'estero anche le 1000 L e 1000 L i.e., non per il mercato Italiano)
    Successivamente la gamma completa, incluse le versioni per il mercato estero, erano: Panda 750 L, Panda 750 CL, Panda 750 S, Panda 1000 L, Panda 1000 L i.e., Panda 1000 CL, Panda 1000 CL i.e., Panda 1000 S, Panda 1000 S i.e., Panda 4x4 (4 ruote motrici), Panda 4x4 i.e., Panda D.
    In aprile venne presentata la Fiat Panda diesel con il motore di 1300 cc aspirato della Uno ma depotenziato a 37 cavalli, nata per sostituire la 127 diesel. Equipaggiato normalmente con un cambio a 5 marce era disponibile nel solo allestimento L fino alla fine del 1988 quando venne proposta soltanto con l'allestimento che ricalcava la versione CL, striscia arancione sul portellone compresa.

    Fiat Panda 750 L
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    Fiat Panda 750 Cl
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    Fiat Panda 750 S
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    54750s


    Fiat Panda 1000 S
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    561000s
    571000s

    Fiat Panda 4x4
    Fiat Panda 4x4 restyling 1986 o supernova cerchio da 4,5”
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    Fiat panda 4x4 restyling 1987
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    penultima serie
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    ultima serie 1100 Mpi
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    Fiat Panda Diesel
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    La Fiat Panda Van, era curata dalla carrozzeria Maggiora, disponibile sia a benzina che 4x4, solo successivamente arriverà anche la versione diesel. Due diverse capacità di carico di 750/810 decimetri cubici, nella versione con maggiore cubatura, si era provveduto ad ampliare la zona carico per mezzo di una estensione metallica che sostituiva di fatto il portellone posteriore e ne cambiava leggermente la fisionomia posteriore, i finestrini laterali venivano sostituiti con strutture metalliche apribili a richiesta.

    Fiat Panda Van 810 centimetri cubici
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    Fiat Panda Van 750 decimetri cubici
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    Nel 1987 venne imessa sul mercato le versioni con motori ad aste e bilanciari di 750 cc e 34 Cv, usava lo stesso blocco (ad aste e bilancieri) del vecchio 903 cm³, usato nella prima serie, il quale produceva però gli stessi 34 CV della nuova versione FIRE, con il risultato di un minor costo di produzione e un relativo minor costo d'acquisto, il che lo rendeva un ottimo prodotto per la fetta di mercato riservata ai giovani (da cui young). La 750 Young, con allestimenti interni ricchi quasi come la fire CL, costava infatti come la più economica versione base motorizzata col motore fire, la Panda 750 L, che manteneva gli interni caratteristici del 1980. Inoltre il 999 cm³ FIRE fu migliorato con iniezione elettronica singola (SPI) e marmitta catalitica nello stesso anno, e infine fu commercializzata la Panda 4x4 Sisley (Edizione Limitata). La versione 4x4 in seguito passò al Fire 1108 da 50 cavalli, il motore più potente montato sulla vettura e praticamente l’unico negli ultimi anni di produzione, quando le normative antinquinamento imposero l’abbandono prima dei motori più piccoli e poi del glorioso aste e bilanceri da 900 cc, che aveva fatto il suo esordio quasi cinquant’anni prima sulla ’600.
    Proprio dal 1986 fino al 1998 la Panda ebbe una sola vera concorrente, la Seat Marbella, che in pratica era la versione non aggiornata della vecchia Fiat Panda, creata su licenza dalla ditta Iberica, con lievi modifiche estetiche ed interne ottenendo grandi successi e rubando non pochi clienti alla Fiat.

    Fiat Panda Young
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    volante e tunnel non sono della young
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    Fiat Panda Sisley
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    Fiat Panda Sisley 2 presentata tra il 1988
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    Coprimozzo
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    Nel 1990 in onore dei mondiali di calcio di quell’anno, vennero prodotte due serie speciali la Fiat Panda’90 (allestimenti L, Cl, S) e la Fiat Panda ’90 cabrio (nell’unico allestimento L), entrambe di colore bianco integrale, presentava le borchie che ricordavano un pallone di calcio e sul montante posteriore il logo della mascotte “Ciao”.
    Sempre nel 1990 viene costruita e venduta una versione completamente elettrica della Fiat Panda, ma il costo proibitivo, superava i 25.000.000 delle vecchie lire e la scarsa autonomia 100 km ad una velocità di 50 km/h ne fecero perdere presto l’interesse, venne prodotta comunque fino al 1998

    Fiat Panda '90
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    Fiat Panda '90 Cabrio
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    Fiat Panda Elettra
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    Nel 1991 arriverà la versione Selecta, con cambio automatico, ma dall’accoglienza molto tiepida sul mercato Italiano, non ancora pronto ad accettare questa trasmissione.

    Fiat Panda Selecta
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    Fiat Panda Selecta Jolly
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    Successivamente, nel 1991,tutta la gamma subì un restyling, che riguarderà interni e calandra, resa simile a quella della Tipo (nella Panda però era in plastica nera grezza) e quindi allineata con il family-feeling Fiat inaugurato nel 1988 dalla media Fiat. Anche la gamma subì variazioni: la entry level 750 Young fu modificata nelle decalcomanie ed ebbe tessuti diversi, si ebbe una nuova versione Dance col 903 cm³, mentre 750 e 1000 Fire (la prima ancora a carburatori, la seconda ad iniezione e dal '93 Euro 1) furono rese disponibili in due livelli di allestimento, base e CLX, quest'ultimo di connotazione più lussuosa e che aveva in più rispetto alla base volante a 4 razze, coppette alle ruote, selleria meglio curata ed indicatori di direzione bianchi. Comparve anche la Selecta, con allestimento basato sulla CLX equipaggiata inizialmente con il motore 1000 a carburatore e successivamente con il motore 1100 e di cambio automatico a variazione continua; questa fu probabilmente l'ultima versione innovativa della Panda che rimase in produzione sino al 1998 (beneficiando, nel febbraio 1995, di un aumento di potenza da 50 a 54 CV come sulle altre versioni con motore 1.1) con modifiche quasi solo nelle varie motorizzazioni, adeguati man mano alle normative che stavano entrando in vigore, soprattutto nel campo dell'inquinamento. Quindi la gamma italiana includeva:

    Panda 750 Young
    Panda 900 Dance
    Panda 750Fire
    Panda 750 Fire Clx

    La Diesel ormai non era più prodotta dall'89, tuttavia il 1301 era ancora disponibile fino al '94 nelle versioni Van.
    A partire dal 1995 (in quell'anno tutta la gamma precedente fu cancellata) e fino alla fine del 2000, fu motorizzata con un 899 cm³ aste e bilancieri con 39 cavalli derivato dal vecchio 903 cm³, ad eccezione della 4x4 che montava il fire 1100; entrambi i propulsori erano dotati di iniezione elettronica SPI Weber.
    Il 1995 e il 1996 sono due anni nei quali la Panda continua staticamente la sua carriera commerciale che comincia a segnare un po' il passo, nonostante sembri stregata da un successo che o bene o male le consente di rivaleggiare ancora con la ben più giovane ma meno versatile Cinquecento.

    Fiat Panda 900 Dance
    danceys
    100young
    102dance

    Fiat Panda 750 1° serie qui con l’optionale dei due tettini
    clx750
    clxprimaserie

    Fiat Panda 4x4 Clx
    clx4x4
    clx4x4

    Fiat Panda 750/900 Clx 2° serie
    103clx1991
    104clx1991
    9566239624fiatpanda900c
    105clx1991
    clx2

    L'anno successivo, nel 1997, fa la sua ricomparsa al Salone di Ginevra per festaggiare il suo diciassettesimo compleanno, testimoniando gli oltre tre milioni e mezzo di unità vendute nel corso degli anni. Il 1997 si apre con qualche novità: invece di essere pensionata a causa del minimo storico nelle vendite toccato l'anno prima, la Panda si presenta al nuovo anno con nuovi tessuti per gli interni, nuove tinte della carrozzeria, più accessori di serie, ma soprattutto con una notevole diminuzione dei prezzi che la porta a cavalcare ancora stabilmente il secondo posto tra le superutilitarie più vendute in Italia, risultando, tra l'altro, tra le poche in listino ad essere attorno i 12 milioni di lire (all'epoca). Grazie anche agli incentivi statali per la rottamazione e a questi necessari aggiornamenti, le vendite della Panda tornano ad un confortante rialzo. Vengono introdotti nella gamma l'interruttore inerziale che blocca l'afflusso di carburante in caso di incidente e l'immobilizer elettronico a chiave codificata.
    Questi i modelli previsti per la gamma 1997/1998:

    Panda (motore 899 cm³, 39 CV, velocità max 135 km/h)
    Panda Jolly (motore 899 cm³, 39 CV, velocità max 135 km/h)
    Panda Selecta (motore 1108 cm³, 54 CV, velocità max 140 km/h)
    Panda 4x4 (motore 1108 cm³, 54 CV, velocità max 130 km/h)
    Panda 4x4 Country Club (motore 1108 cm³, 54 CV, velocità max 130 km/h)
    Panda Elettra (motore elettrico da 9,2 kW, velocità max 70 km/h)

    La lussuosa versione Jolly prevedeva una ricca dotazione di serie che si distingueva per le borchie della Super, pneumatici extraserie (155/65-13 invece dei 135/55-13 della versione base), barre longitudinali sul tetto, fascioni paracolpi, pannelli porta integrali in tessuto, vetri atermici (azzurrati) di cui gli anteriori elettrici e i posteriori apribili a compasso, chiusura centralizzata, specchietto retrovisore lato passeggero, tasca laterale destra, comandi della pulsantiera retroilluminati e vernice metallizzata. La Country Club forniva gli stessi accessori di serie (escluse le borchie della Super) uniti alla trazione integrale.

    Fiat Panda Jolly
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    Alla fine del 1998 la gamma viene ulteriormente ridimensionata: spariscono la nota Panda Selecta con cambio ECVT a variazione continua, un modello che a dire il vero non ha mai incontrato i favori degli utenti Panda nonostante la sua vocazione cittadina, e la Panda Elettra. Rimangono a listino tre sole proposte, due 900 a trazione anteriore e una 1100 a trazione integrale inseribile:

    Panda Young (motore 899 cm³, 39 CV, velocità max 135 km/h) sostituisce la Panda
    Panda Hobby (motore 899 cm³, 39 CV, velocità max 135 km/h) sostituisce la Jolly
    Panda 1100 4x4 Trekking (motore 1108 cm³, 54 CV, velocità max 135 km/h) sostituisce la Country Club

    La Young è la versione base, la Hobby invece era le versione più accessoriata e forniva, di fatto, la stessa dotazione di serie della Jolly esclusa la vernice metallizzata che era optional (era invece di serie per la Jolly). I colori carrozzeria erano disponibili sia in tinte pastello che metallizzate: Colori Pastello: Rosso Ravenna (cod. 143), Bianco (cod. 249), Verde ulivo (cod. 376) e Nero (cod. 601). Colori metallizzati: Verde Tasmania (cod. 389), Blu Lido (cod. 498) e Grigio Steel (cod. 647). Per gli interni erano invece disponibili due fantasie: Tessuto Domino Blu per la Young e Tessuto Misto Blu per Hobby e Trekking.
    La Fiat Panda 4x4 era presente anche nella versione base, simile alla Young.
    Questi allestimenti con queste motorizzazioni rimarranno disponibili solo fino a dicembre 2000. Verso la metà del 2000 viene cambiato il materiale per il rivestimento dei sedili (ora in tessuto sintetico), la luce di cortesia non si accende più aprendo entrambe le portiere, ma solo aprendo quella del guidatore (viene infatti tolto del lato passeggero l'interruttore che aziona la luce di cortesia). Viene anche modificato l'aspetto dei numeri del contachilometri. Infine tutte le versioni vengono dotate del "terzo stop", che garantisce una maggior visibilità in caso di frenata.
    Da gennaio 2001, pur rimanendo invariate negli allestimenti, le Panda verranno motorizzate solo con il motore FIRE 1108 M.P.I.E. per rientrare nella categoria di omologazione "Euro 3" (si differenzia per la presenza dello sportellino per il bocchettone della benzina). Rimane in produzione con gli stessi allestimenti precedenti, due versioni 4x2 (Young e Hobby) e una 4x4 (Trekking). I colori carrozzeria e i rivestimenti interni rimangono identici alla serie precedente.
    Tra la fine del 2001 e l'inizio del 2002 la gamma viene ampliata con altre due versioni, una 4x2 (College) e una 4x4 (Climbing). La College è identica alla Young, si differenzia per le borchie con il disegno della Punto Star e una nuova fantasia per gli interni in Tessuto Blu Scuro. Alle tinte carrozzeria viene aggiunto l'esclusivo Azzurro Astrale (cod. 804) disponibile solo sulla versione College (di serie). La Climbing è una derivazione della Trekking, da cui si distingueva per gli interni differenti in Tessuto Verde, per l'adesivo "Climbing" sul portellone e per la possibilità di liberare le ruote posteriori (mozzi ruota liberi) quando la trazione integrale non era inserita, offrendo maggiore silenziosità di marcia e minori consumi.
    Nell’estate del 2003 la piccola Panda, una vettura geniale, che per più di 23 anni ha motorizzato milioni di Italiani, venne tolta di produzione sostituita dalla sua erede chiamata con lo stesso nome, ma molto più lussuosa e rifinita, non essendo più in grado di adattarsi alle nuove normative sulla sicurezza degli occupanti.

    Fiat Panda Young dal 1998
    94young
    youngt
    3355985800x600
    young2

    Motore 899 i.e. prodotto fino al 2000 euro 2
    motorezg

    Motore 1100 m.p.i.e. che equipaggiava la Fiat panda dal 2001 fino alla fine di produzione (187A1.000) euro 3
    235b3a0dff9d5016ece473e

    Fiat Panda College
    colleges
    collegedavanti
    collegedietro

    Fiat Panda young serie Speciale (per l’estero Color)
    pandacolor
    colorou

    Fiat Panda Hobby
    pandahobby
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    [img] http://img707.imageshack.us/img707/2886/hobby3.jpg[/imgt]
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    Fiat 4x4 base
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    Fiat Panda serie special Trekking
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    Fiat Panda 4x4 Trekking
    jpg
    110trekking
    3104952e50ba216c98106

    Fiat Panda 4x4 Country Club
    109trekking
    countryclubm

    Un grazie a Giuseppe che mi ha aiutato a correggere alcune imprecisazione
     
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  10. alex127c
     
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    la panda 45 tetti apribili non é una 45 ma una 30 tetto apribile
     
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    Molto bella la prima serie di Panda. La versione 4x4 quindi niente da dire. Mai visto uno da vicino.
     
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    Storia della panda 4x4
     
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    Che bel video! Buon contributo. :)
     
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  14. "the Doc"
     
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    ne ho avute 2....

    una presa nuova nel 92, una 1000 clx tetto apribile verde smeraldo come quella che si vede tra le foto postate da Xericos, e una 750 S dell'86 di cui da qualche mese sono fiero possessore.
    Che dire della panda.....
    la prima la ordinai scegliendo colore e accessori riuscendo a far lievitare il prezzo da 9.9 milioni di lire a 12!
    ma dovetti liberarmene dopo 3 mesi, complice la complicazione aggiunta da iniezione e catalizzatore (obbligo appena introdotto) e lo scazzo generale che era tipico dell'assistenza fiat dell'epoca (la porti svariate volte e alla fine la portai alla succursale di Milano) mi ritrovavo un auto dal funzionamento irregolare, che si spegneva in frenata ma che soprattutto faceva a fatica 10 km/l.....

    la panda attuale invece, con sul motorino fire 750, carburatore e accensione a puntine, va che è una meraviglia, parte al primo colpo anche al gelo e senza tante "coccole" fa i suoi 17 a litro viaggiando allegra allo stesso passo delle auto moderne.


     
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  15. Unopertutti
     
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    Io ho avuto una 750 fire 4 marce bianca, forse dell' 1988 se ricordo bene.

    Acquistata a 350.000 lire, nel 1999. Era un unica proprietaria con circa 60.000 chilometri, sempre tagliandata dal mio meccanico.
    Era una bella macchinina, simpatica spiritosa e fantastica in città, e cosa importantissima, era economicissima nei consumi.

    La prima proprietaria, ci portava i figli a scuola ed in giro, non immaginate lo stato di sporcizia dei sedili (ma assolutamente sani).
    Li ho smontati, ho smontato pavimento e tappeto baule e li ho lavati con l'idropulitrice, dopodichè li ho messi ad asciugare al sole per tre gioni. Nel frattempo pulito dall'interno scocca e fondi rimasti senza tappeti.
    Rimontato il tutto, montato due pneumatici nuovi, ed effettuato lavaggio auto e motore a dovere.
    Il tagliando era stato appena fatto.
    Il risultato è stato strepitoso, tornata NUOVA!!!
    Spesa totale (costo auto, voltura, pneumatici, lavaggio interni esterno e motore) 750.000 lire.
    L'ho tenuta per circa 6/7 mesi, e l'ho rivenduta a 1.500.000.
    La piccola Panda, dopo avermi quasi ringraziato delle cure avute, mi aveva fatto guadagnare anche del denaro.
    Poi se n'è andata da Torino a Nardò (LE).
    Mai più saputo niente, ma ha lasciato dei bei ricordi!!! E' sicuramente non potrò mai esprimere giudizi negativi.

    Come diceva lo spot: "Panda, se non ci fosse bisognerebbe inventarla".

    Aggiornamento: mi è venuto un dubbio, forse non era fire, non ricordo bene, scusate!!!

    Edited by Unopertutti - 3/5/2014, 19:27
     
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33 replies since 12/1/2013, 08:18   26000 views
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